Il nostro repertorio
Nel corso di questi oltre vent’anni di storia, il repertorio del Coro Antica Eco ha subito una evoluzione. Nato nell’ambito della parrocchia, il coro ha iniziato lo studio dei primi brani partendo da pezzi utilizzati principalmente all’interno dell’animazione liturgica. Fra questi particolare rilievo per l’impostazione vocale e per lo stile esecutivo hanno avuto autori quali Giovanni Croce, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Thomas Luis de Victoria e Jacques Arcadelt. In questa prima fase è stato importante un percorso di formazione e affinamento della sensibilità liturgica da parte del direttore e dei coristi.
Con l’inizio dell’attività concertistica prima e con l’allargamento dell’organico poi, il repertorio si è progressivamente arricchito di brani del Perosi (le Missae pontificales, il Te Deum, O sacrum convivium), Bach (corali), Händel (The great Jahowah), Salieri (Confirma hoc Deus), Mozart (Ave verum, Laudate Dominum). Ci si è poi avvicinati all’esperienza canora dello spiritual (Deep River, All over this world, Soon ah will be done, I’m gonna sing). La crescita musicale del gruppo ha spinto il direttore a proporre la collaborazione con artisti, strumentisti e cori locali, con cui ampliare le possibilità esecutive: Händel (Hallelujah), Buxtehude (Membra Jesu nostri), Pachelbell (Magnificat), Rachmaninoff (Bogorodize Djevo).
Nell’ultimo periodo, accanto a un rinnovato impegno per la cura della vocalità, è iniziata una nuova fase: da un lato un deciso avvicinamento al repertorio contemporaneo (O magnum mysterium di Lauridsen, Ubi caritas di Duruflé, Timor et tremor di Poulanc, This marriage di Whitacre, Gloria di Nystedt, An Irish blessing di Moore, Ave Maria di Manolo Da Rold, Exsultate Deo di Javier Busto) dall’altro l’apertura al repertorio profano (Time to leave di Herzog, Scarborough Fair di Simon & Garfunkel, Heroes pugnate di Jacobus Gallus, Songs of Sanctuary - Adiemus di Karl Jenkins, La pulce d'acqua di Angelo Branduardi).